La croce missionaria gloriosa
“Oggi la maggior parte dell’umanità vive crocifissa dalla povertà, dalla fame, dalla scarsità d’acqua e dalla disoccupazione. Crocifissa è anche la natura lacerata dall’avidità industriale che si rifiuta di accettare limiti. Crocifissa è la Madre Terra, esausta fino al punto di perdere il suo equilibrio interiore, evidenziato dal riscaldamento globale. Uno sguardo religioso e cristiano vede Cristo stesso presente in tutti questi crocifissi. Il Venerdì Santo continua, ma non ha l’ultima parola. La risurrezione, come irruzione dell’essere nuovo è la grande risposta del Padre e la promessa per tutti noi, fino agli estremi confini della terra”. Leonardo Boff
Nella grande varietà di immagini devozionali che la storia e la tradizione ci hanno consegnato, la Croce o il Crocifisso continuano ad avere larga diffusione e permangono come l’oggetto religioso cristiano per eccellenza: acquistati da devoti, pellegrini o semplici turisti presso i negozi di articoli religiosi o quelli in prossimità di chiese o santuari, e presenti nella grande maggioranza delle abitazioni, costituiscono parte rilevante del più generale settore devozionale in esposizione a Koinè.
La rappresentazione del Crocifisso, come purtroppo gran parte delle immagini devozionali, tuttavia, nonostante il vento innovatore del Concilio Vaticano II che ha investito la Chiesa anche nelle sue espressioni artistiche, è rimasta legata a modelli iconografici spesso non più attuali. Koinè 2020, in sintonia con l’afflato missionario di Papa Francesco, “Sogno una scelta missionaria, capace di trasformare ogni cosa”, e con il piano pastorale della Chiesa che è in Vicenza, “Battezzati e inviati per la Vita del Mondo”, iha ritenuto opportuno realizzare una mostra dedicata alla Croce, interpretata attraverso due ottiche: l’aspetto missionario che caratterizza la Chiesa contemporanea e l’aspetto del Crocifisso glorioso risorto che si affianca alla vita dei credenti
Attraverso questa Mostra si intende promuovere gradualmente l’adozione di linguaggi artistici e sensibilità contemporanee anche nella realizzazione (e diffusione) di immagini che non solo entrano nelle azioni rituali della Chiesa, ma sono legate al particolare sentimento di devozione dei fedeli.
Artisti e Atelier partecipanti:
MARCELLO AVERSA
Dopo gli studi lavora nell’azienda paterna, piccolo opificio nel quale si producono laterizi per forni a legna. Negli anni Ottanta emerge la passione per il presepe napoletano. Dopo averne realizzati diversi con la tecnica tradizionale, comincia a modellarne di ridottissime dimensioni in creta. Nel 2001 apre una Bottega d’arte nel centro storico di Sorrento. Negli ultimi anni si è dedicato al tema della croce, così nascono Christus Vincit e Vita Semper Vincit collocati nella Cattedrale di Sorrento e nel Duomo di Mirandola. Altre opere sono esposte presso la scuola grande di San Teodoro di Venezia, la Basilca di Santo Spirito di Firenze e il museo del Belenes di Mollina in Spagna.
SANTE PIZZOL
Pittore e creatore di vetrate artistiche, mosaici e sculture in vetro. Si forma all’Accademia di Brera e alla Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco a Milano. Negli anni ’60 apre un primo studio a Milano, seguito nel 1978 da un nuovo studio in Brianza a Missaglia (LC). Artista poliedrico e assai apprezzato a livello nazionale ed internazionale: solo in Giappone sono oltre 200 le sue opere istallate. Socio attivo della Permanente di Milano è iscritto all’UCAI nazionale.
MATTEO PAULETTO
Dopo l’istituto tecnico per Geometri, il suo percorso formativo prosegue alla facoltà di Architettura IUAV di Venezia e con le prime esperienze professionali presso studi di architettura ed interior. Oggi collabora con lo studio Ceron&Ceron di Castelfranco Veneto, dove ha potuto confrontarsi con importanti progetti a partire dal concept, mediante attività di project management, fino alla realizzazione del manufatto architettonico o dell’oggetto di design. Da sempre appassionato del disegno a mano libera, dell’arte e della natura, nel tempo libero coltiva queste passioni che filtrate con equilibrio e reinterpretate con personalità, sono spesso spunti per nuove forme espressive libere da ogni costrizione stilistica.
Nel 1951, terminati gli studi di teologia, è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal cardinal Schuster e dello stesso anno è la sua prima mostra di pittura alla Galleria “S. Fedele” di Milano presentata da Mario Sironi.
Nel 1954 riceve il 1° Premio di pittura “S. Fedele” ed il 3° Premio “Marzotto”. Si accosta alla scultura alla fine degli anni 50.
Dal 1958 al 1962 frequenta L’Accademia di Brera e coltiva incontri con artisti e architetti tra cui: Fontana, Dova, Capogrossi, Crippa, Le Corbusier, Alvar Aalto.
Nel 1959 lascia Milano e stabilisce il suo studio d’arte nel Convento di Canepanova in Pavia, ove prosegue nell’attività di pittore e scultore con la realizzazione di terracotte e ceramiche per dedicarsi successivamente allo studio dello spazio sacro con il progetto di cappelle e la ricerca di nuove forme per l’arredo e la suppellettile sacra nonché dei paramenti sacri.
Degli anni ’60 sono le esperienze di vetrate con cristalli colorati di Murano incastonati in pannelli di cemento e dal 1966 inizia la serie di vetrate artistiche in vetro antico soffiato legate in piombo.
Collabora con alcuni architetti italiani, tra cui Figini e Pollini, Giò Ponti, Gardella, Vaccaro, Gresleri, Trebbi e Nervi, per la costruzione di nuove chiese e santuari.
Dal 1993 promuove, grazie alla Fondazione Frate Sole da lui creata, la valorizzazione dell’arte sacra istituendo il premio quadriennale “Frate Sole”.
Nel 2007 Padre Costantino si spegne nei pressi del Convento di Sabbioncello, dove ha trascorso le sue ultime settimane di vita.
FLAVIANNA ERBI’
Apostolato Liturgico - Provincia italiana Pie Discepole del Divin Maestro
Diploma di ceramista/progettista conseguito a Faenza nel 1989. Lavora da circa vent’anni nel laboratorio di ceramica dell’Apostolato Liturgico, del quale è la responsabile.
La collaborazione artistica tra Meo Castellano e Pino Massarelli (CarteM studio) nasce nel 2013 dalla comune passione per la creatività e l’amore per la materia, dal comune senso armonico plastico coloristico e dall’affine ricerca mistica intrisa di senso del divenire. La ricerca dei due artisti si snoda in un interessante percorso di narrazioni plastiche, costituito dal raffinato delinearsi di trame, espressione di eclettica immaginazione, rappresentazione di attente esplorazioni nella materia, nelle forme e nel colore, nelle idee e nelle emozioni.