Oggetti per uso liturgico
Scenario europeo della produzione
Gli oggetti usati per il culto della Chiesa cristiana cattolica sono numerosi e rispondono alle molteplici esigenze dell'assemblea che si riunisce all'interno delle chiese per la celebrazione. Fra questi hanno grande importanza i vasi sacri e, in particolare, il calice e la patena in cui vengono offerti, consacrati e consumati il pane e il vino eucaristici. Accanto ai vasi sacri, si usano anche altre suppellettili, sia oggetti d'uso sia elementi di arredo, che servono a preparare lo spazio della celebrazione e accompagnano le azioni rituali che vi si svolgono.
La mostra espone un panorama di oggetti liturgici selezionati dalla produzione europea, ponendosi l’obiettivo di evidenziare l’influenza degli orientamenti postconciliari sull’attuale produzione dei vari Paesi. Sono esposti anche oggetti non concepiti in origine per l'uso liturgico ma che, per le loro qualità, risultano ugualmente utilizzabili in tale ambito.
Sono esposti oggetti liturgici che cercano un dialogo con la contemporaneità, con i suoi stimoli molteplici, con i suoi linguaggi e le attuali modalità espressive, attraverso una ricerca estetica originale, l’adozione di un registro espressivo equilibrato. Oltre che all’originalità della ricerca estetica, sono stati selezionati oggetti aderenti agli orientamenti espressi dai documenti del Concilio Vaticano II e successivi. È stata infine riservata una particolare attenzione alla sobrietà, alla nobiltà e alla bellezza da cercarsi più nella forma e nei materiali utilizzati che nella fastosità dell’ornato.
Oltre ad artisti e atelier appositamente invitati, espongono anche alcuni produttori che si contraddistinguono per ricerca, innovazione nei materiali e nelle forme, aderenza ai dettami conciliari.
Artisti e Atelier partecipanti:
FRANCESCO PAGANINI
Figlio di un artista milanese, noto soprattutto per le splendide oreficerie sacre realizzate in smalto a fuoco e sbalzo, ne ha assimilato l’arte e le tecniche, che costituiscono un ricco background delle sue creazioni. Formatosi a Milano come argentiere, laureato in storia dell’arte, ha insegnato a Roma per trent’anni tecniche orafe, attività che prosegue ora presso la Scuola di Arte Sacra di Firenze e che affianca alla produzione di arredi sacri.
Opera apostolicamente nel settore dell’arte per la liturgia dal 1980, a servizio della Chiesa in Italia e all’estero. Dal 2000 tiene un corso sulle vetrate come arte liturgica, alla Pontificia Facoltà di Liturgia di S. Anselmo – Roma. Ha fatto parte della Consulta Nazionale dell’Ufficio Liturgico della Conferenza Episcopale Italiana, sezione Arte per la Liturgia.
TINO GRISI
è un architetto abilitato con laurea al Politecnico di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria-Architettura presso l'Università di Bologna e il Master in Progettazione di chiese presso la Sapienza di Roma. Da circa vent'anni, l'architettura liturgica è il terreno della sua attività indipendente professionale e di ricerca il cui obiettivo, attraverso decine di progetti, lezioni e pubblicazioni, è la semplice e nobile corrispondenza tra spazio e atto di culto.
Nel 1951, terminati gli studi di teologia, è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal cardinal Schuster e dello stesso anno è la sua prima mostra di pittura alla Galleria “S. Fedele” di Milano presentata da Mario Sironi.
Nel 1954 riceve il 1° Premio di pittura “S. Fedele” ed il 3° Premio “Marzotto”. Si accosta alla scultura alla fine degli anni 50.
Dal 1958 al 1962 frequenta L’Accademia di Brera e coltiva incontri con artisti e architetti tra cui: Fontana, Dova, Capogrossi, Crippa, Le Corbusier, Alvar Aalto.
Nel 1959 lascia Milano e stabilisce il suo studio d’arte nel Convento di Canepanova in Pavia, ove prosegue nell’attività di pittore e scultore con la realizzazione di terracotte e ceramiche per dedicarsi successivamente allo studio dello spazio sacro con il progetto di cappelle e la ricerca di nuove forme per l’arredo e la suppellettile sacra nonché dei paramenti sacri.
Degli anni ’60 sono le esperienze di vetrate con cristalli colorati di Murano incastonati in pannelli di cemento e dal 1966 inizia la serie di vetrate artistiche in vetro antico soffiato legate in piombo.
Collabora con alcuni architetti italiani, tra cui Figini e Pollini, Giò Ponti, Gardella, Vaccaro, Gresleri, Trebbi e Nervi, per la costruzione di nuove chiese e santuari.
Dal 1993 promuove, grazie alla Fondazione Frate Sole da lui creata, la valorizzazione dell’arte sacra istituendo il premio quadriennale “Frate Sole”.
Nel 2007 Padre Costantino si spegne nei pressi del Convento di Sabbioncello, dove ha trascorso le sue ultime settimane di vita.
La Scuola d'Arte Sacra è una vivace comunità di artisti, professionisti, professori e studenti, nata per promuovere la creatività nell'arte e nell'artigianato artistico, al servizio della Chiesa cattolica e dell'intera società.