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Il bando nazionale per l’adeguamento liturgico delle cattedrali, lo stato dell'arte

Martedì 26 ottobre a Vicenza, nel contesto di Koinè, ha avuto luogo la Giornata di Studio: “Ha ancora senso adeguare le chiese oggi? L’adeguamento delle cattedrali italiane”, occasione propizia per fare il punto circa gli adeguamenti in corso e le prospettive dei prossimi anni.

Il processo di adeguamento delle cattedrali italiane prende il via il 13 dicembre 2018, con la lettera a tutte le diocesi di Mons. Stefano Russo, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, in cui è presentato il bando nazionale per l’adeguamento liturgico delle cattedrali, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e l’Ufficio Liturgico Nazionale.

Nel bando si esprime la necessità che “si passi in modo graduale dalle soluzioni provvisorie a quelle definitive, con una certa urgenza, attraverso risposte mature” e si sottolinea come “la complessa e delicata sfida dell’adeguamento liturgico della cattedrale richiede un approccio interdisciplinare che ponga in relazione agli aspetti liturgici con le altre dimensioni implicate, così da procedere sulla base di una visione globale e non settoriale. Anzitutto ed a compiere un serio accurato studio storico, architettonico e artistico dell’edificio, non tralasciando la storia celebrativa con le eventuali rimodulazioni dello spazio liturgico è da valutare anche il significato della Chiesa cattedrale nel suo contesto prossimo e remoto.

Sono da studiare con cura i suoi elementi liturgici qualificanti altare, ambone, cattedra, fonte battesimale, custodia eucaristica, penitenzieria”. Ma soprattutto si evidenzia come “la preparazione del progetto può costituire un momento fecondo in un’ottica ecclesiale che coinvolge i fedeli in un dialogo con il più ampio contesto urbano e sociale. L’adeguamento liturgico della cattedrale non è un mero intervento architettonico, ma è un atto che costituisce un momento importante e, per certi aspetti, unico per promuovere l’identità e l’appartenenza ecclesiale dei fedeli inoltre per conoscere le chiese, le opere, gli arredi e le suppellettili in essa contenute. L’adeguamento liturgico è un’occasione per elaborare e attuare un progetto pastorale che coinvolga l’intera comunità diocesana, al fine di rinnovare la consapevolezza che la cattedrale è il centro della vita liturgica della diocesi, da cui deriva la necessità che le celebrazioni ivi presiedute dal vescovo siano un esempio per tutta la diocesi. Al tempo stesso è anche occasione per un progetto culturale più ampio, che proponga all’intero territorio il valore storico artistico liturgico della cattedrale, chiesa madre della diocesi, in particolare nel suo rapporto con la città come immagine della Chiesa presente nel territorio”. Tale bando prevede due fasi distinte, la prima che consiste nell’individuazione di sei diocesi interessate all’adeguamento della propria cattedrale, la seconda nella selezione del progetto di adeguamento.

Nel frattempo il 22 gennaio 2019 è partito un primo itinerario formativo congiuntamente alla Scuola Beato Angelico di Milano, il LAC – Laboratorio Adeguamento delle Cattedrali, con un innovativo format che ha alternato sessioni formative a Milano e Roma con Laboratori esperienziali a Firenze, Parma, per introdurre alla complessità del processo di adeguamento.

Il 21 giugno 2019 si è riunito il Comitato preposto alla selezione delle diocesi che possono accedere alla II fase prevista nel Bando nazionale . Sono state 14 le diocesi che hanno manifestato l'interesse ad aderire alla II fase prevista dal Bando: Asti Piemonte, Cremona Lombardia, Belluno-Feltre Triveneto, Montepulciano-Chiusi-Pienza Toscana, Città di Castello Umbria, Anagni-Alatri Lazio, Porto-Santa Rufina Lazio, Avezzano Abruzzo-Molise, Alghero-Bosa Sardegna, Sessa Aurunca Campania, Trani-Barletta-Bisceglie Puglia, Ugento-Santa Maria di Leuca Puglia, Acerenza Basilicata, Acireale Sicilia. Tra queste, in base all'esame della documentazione presentata da ciascuna diocesi, sono state selezionate le 6 diocesi: Asti, Cremona, Belluno-Feltre, Montepulciano-Chiusi-Pienza, Sessa Aurunca, Acerenza: per tutte i lavori sono partiti e sono tuttora in corso, anche se a stadi diversi.

Il 30 novembre 2020 una nuova lettera del Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana presentava il nuovo bando, che ha valutato le richieste presentate per il bando precedente, arrivando il 17 dicembre 2020 ad ammetterne ulteriori sei: Acireale, Alghero-Bosa, Anagni-Alatri, Avezzano, Porto-Santa Rufina, Ugento-Santa Maria di Leuca. I lavori di queste diocesi sono ancora in fase esplorativa e di progettazione.

A giugno 2021 ha avuto quindi luogo una nuova sessione formativa, il LAC 2021 che ha visto tre sessioni formative online.

Analizzando la situazione attuale, è possibile dire che si sono già conclusi positivamente i bandi delle diocesi di Cremona e Belluno, la Diocesi di Sessa Aurunca ha avviato il bando, le diocesi di Montepulciano - Chiusi – Pienza e Asti sono in fase di elaborazione del piano preliminare alla progettazione, mentre le rimanenti sette sono nelle fasi iniziali di studio e coinvolgimento delle comunità diocesane.

 Sembra sia previsto un nuovo bando nel corso del 2022.