Online Ticket
News

Cristo risorto amato e celebrato. Egli è venuto, viene e verrà - Gli atti del convegno

Fiori e liturgia: un binomio fondamentale nella celebrazione del mistero. I fiori hanno qualcosa di specifico da dire, ma perché possano realmente «esprimersi» è necessario che chi li compone sappia che cosa narrare, quale segno far parlare. E perché questo sia possibile deve frequentare luoghi speciali: il Lezionario, il Messale, la Sacra Scrittura. Luoghi in cui meditare e contemplare. Successivamente vengono forniti gli strumenti di base per far sì che ogni momento dell’anno liturgico possa trovare anche nel fiore presente nella liturgia la sua propria espressione.

Occorre un’iniziazione all’arte floreale per la liturgia per comprendere che non si tratta di pura decorazione allegorica o giustapposizione di elementi.  I fiori devono dire la loro parola specifica in coerenza con tutta la liturgia del giorno, come il canto e la musica o le immagini; solo così la loro presenza diventa «celebrazione del mistero».

Quello che si propone a coloro che svolgono l’umile servizio di fiorire le nostre chiese (sacristi, volontari, uomini e donne…) è di porre l’arte floreale a servizio della liturgia attingendo dalla Bibbia, dal Lezionario e dal Messale, quali fonti prime ed essenziali a cui ispirarsi. È un cammino di formazione il cui obiettivo è qualificare un ministero così importante nell’azione liturgica.

Il linguaggio floreale si aggiunge alla varietà e al complesso dei linguaggi che la liturgia assume per celebrare la salvezza: il fiore diventa parte della sinfonia dell’insieme accanto a tutte le espressioni dell’arte, poiché la Chiesa, nella sua liturgia, non ha mai escluso e non esclude nessuna espressione artistica (cfr. Ordinamento generale del Messale Romano, 325; Sacrosanctum Concilium, 123).

Durante i corsi di arte floreale per la liturgia (che solitamente prevedono tre moduli) è stata profilata innanzitutto la liturgia della Chiesa, l’anno liturgico, le sue solennità e feste, i sacramenti, la preghiera delle Ore, l’uso dei libri liturgici, la familiarità con la Parola di Dio, specie con il Lezionario domenicale e festivo e la pratica della lectio divina. È importante dunque prima di tutto vivere la liturgia, vivere dei suoi canti, orazioni e testi biblici. 

Questa spiritualità oggettiva protegge da allegorie o falsi e pesanti simbolismi di cui spesso si caricano i bouquets liturgici.

In un alternarsi di catechesi e laboratorio, si insegnano gli elementi indispensabili per comporre i fiori secondo forme di scuola e libere, classiche e moderne, si danno indicazioni sui materiali e su come custodire i fiori. Si insegna a leggere lo spazio liturgico e a sottolinearne le priorità. Coloro che partecipano a questi corsi fanno tesoro dell’insegnamento complessivo, imparano a valorizzare tutto, con il risultato di maggior senso, armonia, bellezza, ordine, risparmio e cura anche per la custodia dei beni artistici delle nostre parrocchie.

SCARICA QUI GLI ATTI DEL CONVEGNO