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Un cammino nella storia della Val di Non: dal 29 maggio 392 al 2021

Impossibile non salire al Santuario di S. Romedio per chi si trovi a visitare il Trentino e la sua incantata Val di Non. Un percorso magico guida il pellegrino, partendo a Sanzeno dalla Basilica nel luogo del martirio di Sisinio, Martirio ed Alessandro.

Era il lontano 29 maggio 392 dC quando furono uccisi i tre missionari arrivati dalla Cappadocia e inviati dal vescovo di Milano Ambrogio per aiutare il vescovo di Trento Vigilio ad evangelizzare la Val di Non.  Sul sacello che ne conserva le ceneri, nel 1472 fu edificata l’attuale imponente basilica a tre navate, esempio illustre del tardogotico trentino, che racchiude preziose testimonianze di fede e devozione delle genti trentine verso i tre primi evangelizzatori, oltre che testimonianze della locale pittura romanica.

Un sentiero incantevole ricavato in un antico canale irriguo scavato nella roccia, conduce il pellegrino, attraverso forre e squarci di boschi e meleti, al Santuario di S. Romedio, in un percorso pianeggiante di circa 45 minuti, fino a giungere al cospetto della grande scalinata di ben 131 gradini che unisce cinque piccole chiese sovrapposte, abbarbicate su uno sperone di roccia.

La tradizione narra che qui San Romedio visse in preghiera fino alla morte sopraggiunta nel 405, in compagnia di un orso trentino. La fama di santità si sparse nelle valli fin da subito e già nell’anno 1000 si trovano tracce di una prima chiesa a lui dedicata. I primi ex-voto presenti al Santuario risalgono al 1300. L’ultima edificazione è del 1918 con la Chiesa dell’Addolorata.

Oggi all’Eremo vivono alcuni frati francescani conventuali, che curano anche la Basilica dei Santi Martiri, e Bruno, un esemplare di splendido orso abruzzese, salvato dalla cattività, vera attrattiva per i bimbi e non solo.

 

Ogni anno oltre 200.000 persone salgono al Santuario di San Romedio, attratti dalla bellezza e suggestione di questo luogo splendido e incontaminato. Salendo i 131 gradini si è attorniati da migliaia di ex-voto (piccoli pezzi di artigianato, fotografie, ritagli di giornale, stampelle, bavaglini, ricami, cuori votivi, disegni e peluche) che dal 1300 ad oggi testimoniano la fede delle valli trentine e dei pellegrini che qui salgono a cercare serenità e bellezza, testimoniando scorci di vita di chi ha voluto esprimere riconoscenza al Santo con l’orso per la grazia ricevuta!

 

Per maggior informazioni:

https://www.santuariosanromedio.it/

https://www.youtube.com/watch?v=leYfpp_BORY&t=505s

Foto su gentile concessione © Arti Sacre News  www.artisacrenews.it 

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