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Gli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli hanno realizzato un’installazione per lo spazio esterno della loro scuola. Ideata dal maestro Giulio Candussio, l’opera è un omaggio all’arte musiva e al traguardo raggiunto da questa storica Istituzione del Friuli Venezia Giulia.

Il 22 gennaio 1922 apriva le sue porte la Scuola Mosaicisti del Friuli.

Pochi giorni mancano a questo importante anniversario che quest’anno vede il raggiungimento di una cifra tonda: 100 anni di attività nell’ambito della formazione, della promozione e della produzione nell’arte del mosaico. Come segno di questo importante traguardo è stata collocata, nello spazio esterno della scuola, un’installazione musiva di forma rotonda e dal diametro di 4 metri. Si tratta di un cerchio bifacciale, in posizione verticale, rivestito da due superfici musive diverse per composizione e colori.

 

 

 

 

 

 

La prima faccia, quella a nord, è stata realizzata, sotto la guida del maestro Giulio Candussio, ideatore del progetto, dagli allievi dei corsi terzo e di perfezionamento dell’anno formativo 2020/2021. Il mosaico, nato quindi da un lavoro di gruppo coordinato dagli insegnanti della Scuola, è stato concluso a giugno 2021 e inaugurato un mese dopo. Si compone di tanti segmenti di colore sovrapposti su sfondo scuro.

 

 

 

 

 

 

Il mosaico per la faccia a sud è stato posato sulla struttura metallica a novembre 2021, eseguito nei primi mesi dell’anno dagli allievi del corso di perfezionamento. Questo lato dell’imponente cerchio è giocato su toni chiari e la diversa dimensione delle tessere disegna sulla superficie un andamento circolare che è evidente soprattutto nel mezzo e lungo una linea retta che pare prolungarsi verso il cielo e congiungersi idealmente con lo spigolo dell’edificio storico della Scuola. Un richiamo visivo questo che si manifesta soprattutto a chi percorre la via che dal centro storico del paese, Spilimbergo, giunge all’ingresso della Scuola.

Posta al centro di un prato, in uno spazio accessibile a tutti da qualsiasi direzione, Luce, movimento, colore, questo il titolo dell’installazione, è quindi un’opera site specific, pensata per entrare in relazione con l’ambiente circostante, con i volumi perpendicolari delle costruzioni, con le direttrici che conducono alla Scuola. Di grande impatto per le dimensioni e la sua forma simbolica, perfetta, è un monumento ad una storia secolare ed esprime la qualità più profonda del mosaico, ovvero l’intenso rapporto che quest’arte ha con la luce e che va oltre la rappresentazione figurativa.

Le superfici dell’opera vibrano ai raggi di sole e mutano con varie sfumature durante le ore del giorno. La posa diretta e lo stile contemporaneo, la scelta degli smalti veneziani e le tessere irregolari fan sì che il mosaico “respiri” e renda leggero ciò che di fatto è volume fermo e greve: non è forse questa una delle qualità più alte dell’antica arte musiva?!

Scuola Mosaicisti del Friuli