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Oggetti liturgici: come convivono tra loro il rispetto dei dettami della Chiesa negli articoli per la celebrazione con la soggettività della religiosità di individui e comunità? Alcuni spunti dal convegno "Gli oggetti nella liturgia e nella religiosità popolare" tenutosi durante l'ultima edizione di Koinè 23

Gli oggetti liturgici sono soggetti a un dualismo: da un lato devono rispettare i requisiti sia estetici che di regolamentazione che li rendono adatti alla celebrazione di funzioni religiose. Dall'altra parte sono veicoli di messaggi specifici che permettono ad individui e comunità di vivere la propria religiosità e di esprimere la propria fede.

Come si conciliano al giorno d'oggi questi due aspetti inscindibili? Quali sono le tematiche ricorrenti e le possibili prospettive future per il mondo degli oggetti religiosi? Ne abbiamo parlato a Koinè 23, durante il convegno "Gli oggetti nella liturgia e nella religiosità popolare".

Gli oggetti liturgici come li conosciamo oggi vengono da una tradizione popolare molto più ampia e antica del Cristianesimo: quest'ultimo ha preso e formalizzato alcuni elementi della ritualità comunitaria e li ha fatti propri, regolamentandoli e attribuendogli specifici significati. La religiosità che si esprime attraverso gli oggetti devozionali è da sempre dinamica, ha una base storica ed è identitaria di un individuo o una comunità.

Durante il convegno sono emerse tematiche rilevanti tra cui il dono della preghiera, veicolato sia da oggetti pensati a questo scopo che da mezzi a cui si è attribuito un nuovo significato a simboli e oggetti non appartenenti alla sfera sacra.

Un altro argomento molto importante è quello della storia della ritualità e come questa sia sempre stata accompagnata da oggetti materiali.

Si è parlato anche del Benedizionale e come può accompagnare il fedele nella riscoperta di alcune modalità di contemplazione e nel tornare a provare gioia nella Lode a Dio.

Il convegno ha trattato anche le mostre presenti a Koinè 23: Vasi sacri,arte e design; Giuseppe Padre Sposo e Profugo, Urne Cinerarie e Arazzi Contemporanei della Cattedrale di Cosenza, in quanto rappresentazioni artistiche della percezione corrente dell'oggetto liturgico.

La Giornata è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale e l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana ed il supporto della F.A.C.I.

SCARICA QUI GLI ATTI DEL CONVEGNO