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Come dare il giusto valore agli spazi cosiddetti “minori”, ossia quelli con funzione di venerazione e commemorazione intima, all’interno di una chiesa? Ne abbiamo parlato proprio durante la scorsa edizione di Koinè, nel convegno “I poli “minori”: la devozione nei luoghi di culto. Scenari attuali" e sono emerse diverse riflessioni e spunti e suggerimenti interessanti.

Come dare il giusto valore agli spazi cosiddetti “minori”, ossia quelli con funzione di venerazione e commemorazione intima, all’interno di una chiesa?

Durante il recente convegno "I poli 'minori': la devozione nei luoghi di culto. Scenari attuali." tenutosi in occasione di Koinè, sono state affrontate varie riflessioni e sono emersi interessanti spunti su come ripensare e valorizzare gli spazi all'interno delle chiese dedicati alla venerazione e alla commemorazione intima.

Una delle chiavi fondamentali per il futuro di questi spazi risiede nell'utilizzo di opere architettoniche e artistiche che, in queste ambientazioni, siano in grado di ravvivare il sentimento di fede e consentire l'espressione della preghiera personale. In questo modo, non solo si favorisce la conservazione della memoria storica e delle tradizioni locali, ma si promuove anche la trasmissione delle testimonianze di fede del passato. È essenziale trovare la collocazione adeguata per queste opere, in modo da promuovere la devozione del popolo di Dio e rispettare allo stesso tempo l'importanza dei segni sacramentali.

Gli architetti e i progettisti devono dedicare una nuova attenzione a queste aree durante la fase di progettazione, considerando l'importanza che possono avere per la preghiera individuale e privata dei fedeli. Infatti, la complessità del senso religioso dello spazio ecclesiale si manifesta nell'equilibrata convergenza delle due funzioni delle chiese, quella devozionale e quella liturgica, e nel rispetto della gerarchia dei nodi strutturali dello spazio liturgico.

Esistono approcci diversificati nella progettazione dei poli minori, ma l'obiettivo fondamentale rimane quello di creare opportunità e nuove possibilità per il popolo di Dio, affinché possa vivere e nutrire la propria fede in modo significativo e personale.

lConvegno per Architetti, Ingegneri, Progettisti, Geometri, Antropologi, Sociologi, Paesaggisti, Liturgisti, Teologi, Incaricati dei Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto, Economi, Soprintendenze, Cultori di Arte Sacra, Sacerdoti e a quanti sono interessati o si occupano di Complessi Ecclesiali.

Il Convegno è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale e l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana e sotto gli auspici del Dicastero Pontificio della Cultura e l’Educazione.

SCARICA QUI GLI ATTI DEL CONVEGNO