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Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, ci racconta quali sono le richieste che arrivano maggiormente dalle parrocchie italiane in tema di edilizia di culto e valorizzazione dei territori.

Quali sono i nuovi trend in tema di Architettura Sacra?

La necessità di nuove parrocchie e di nuovi complessi parrocchiali è costante, tutti gli anni una ventina di Diocesi presentano richieste sia per piccoli complessi, piuttosto che per grandi centri che diano risposta alle necessità di culto nelle aree che si stanno sovrappopolando come le aree della costa della Calabria, o le aree periferiche delle grandi città di Napoli, di Palermo, anche di altre città significative.

La necessità è quella di garantire spazi di culto per le persone e le comunità che hanno necessità di incontrarsi specialmente in questo tempo di distanziamento sociale. Sembra quasi un controsenso, una controtendenza, invece, la presenza di molte Caritas parrocchiali richiedono spazi adeguati con percorsi univoci di entrata e di uscita, con spazi di attesa magari anche al coperto.

 

Cosa significa valorizzare un luogo di culto?

Valorizzare una chiesa, significa dare la possibilità alle persone di scoprire un significato oltre gli aspetti cultuali e artistici, tante volte occorre anche trovare delle strade, dei percorsi che permettano alle persone di frequentare e di godere degli aspetti storico artistici anche durante la liturgia. Per questo si creano spazi, e percorsi dedicati anche con la realtà aumentata.

 

Come si coniugano le esigenze liturgiche e quelle più tecniche?

Dal punto di vista tecnologico ci sono tante possibilità che gli architetti e i tecnici possono offrire per garantire talvolta alternanza tra il culto e la visita.

Le esigenze più precise di applicazione della tecnologia che riesce a ottemperare alle diverse necessità può essere veramente una sfida in molte occasioni, sia anticipando la visita con quelle informazioni essenziali, affinché la visita stessa sia mirata nei punti principali, andando a cercare i luoghi principali di un edificio di culto, ovvero l’altare, l’ambone, il fonte battesimale.

 

Di cosa si parlerà a Koinè nel convegno “Architettura Sacra: Spazio di comunione”?

La domenica mattina sarà dedicata principalmente ad affrontare le problematiche importanti in questo contesto di Covid, come si modificano le relazioni tra le comunità e le persone all’interno della pastorale. Ci aiuterà Don Roberto Tagliaferro e l’architetto Lipari per affrontare questo aspetto dal punto di vista dell’architettura,  spazi di comunione, spazi di relazione, spazi di condivisione.

Verranno poi rappresentate una serie di esperienze architettoniche realizzate o da realizzarsi sia dal punto di vista dell’architetto Carlo Capponi della Diocesi di Milano, sia dal punto di vista degli interventi che sono frutto di una call realizzata proprio per questo scopo.

Domenica 25 ottobre ore 9.30

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Quali saranno i temi del convegno “ Dio non abita più qui”?

Il tema “Dio non abita più qui” riprende un grande convegno del 2018 a livello internazionale, sull’utilizzo delle chiese che non sono più in uso liturgico costante, stabile e lo farà il Professore Carbonara.

Monsignor Capanni, soprattutto nel pomeriggio rappresenterà alcuni studi e alcune progettualità che sono state raccolte per l’occasione e che verranno presentate come esperienze modello o di riferimento o in qualche modo significative a livello nazionale.

 

Martedì 27 ottobre ore 9.45

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