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Tra bellezza, nobile semplicità e innovazione.

Per la confezione delle vesti sacre, oltre alle stoffe tradizionali, si possono usare altre fibre naturali proprie delle singole regioni, come pure fibre artificiali, rispondenti alla dignità dell’azione sacra e della persona. La bellezza e la nobiltà delle vesti si devono cercare e porre in risalto più nella forma e nella materia usata che nella ricchezza dell’ornato. La differenza dei colori nelle vesti sacre ha lo scopo di esprimere, anche con mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati e il senso della vita cristiana in cammino lungo il corso dell’Anno liturgico.
 

Ordinamento Generale del Messale Romano, 343-345

 
 
 

I filati e tessuti per la liturgia ricoprono un ruolo centrale nel decoro della celebrazione e il susseguirsi delle loro trasformazioni testimonia con particolare evidenza il dialogo che la Chiesa sempre intrattiene con la società e la cultura di cui fa parte e in cui opera.

Nella prossima edizione, Koinè intende dare continuità alla ricerca, iniziata nel 1989 e proseguita nel corso delle diciannove edizioni della manifestazione, in cui è stato possibile osservare come numerosi produttori europei di tessuti e filati avessero recepito il messaggio innovatore del Concilio Vaticano II.

Nel 2023 per celebrare i 60 anni dalla promulgazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia “Sacrosantum Concilium” da parte di Paolo VI il 4 dicembre 1963, verrà realizzata una nuova mostra “Filati e tessuti per la liturgia. Tra bellezza, nobile semplicità e innovazione”, selezionando ed esponendo ancora una volta le eccellenze della produzione mondiale, con scrupolosa attenzione ai materiali utilizzati e alle loro qualità estetiche, oltre che alla capacità di innovare e creare valore.

 
 
 
 
La mostra sarà strutturata su 3 aree: vesti liturgiche e paramenti, abiti ecclesiastici, biancheria per altare. Nella selezione dei capi, sarà posta scrupolosa attenzione ai materiali utilizzati e alle loro qualità estetiche, che non devono oltrepassare, comunque, i limiti del decoro e del “registro” equilibrato confacente ad una veste o a un tessuto-filato per la liturgia.
 

Oltre ai produttori e agli atelier appositamente invitati, l’invito alla selezione è rivolto anche ai produttori che parteciperanno all’esposizione commerciale e che intendano realizzare capi appositamente per la mostra.