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In collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana.

Progettare un centro pastorale significa necessariamente avere in mente una precisa figura di comunità cristiana, il suo rapporto con il territorio, il contesto urbano, la realtà sociale e i concreti bisogni di chi vi abita. 

Il Convegno “Architettura Sacra: Spazio di Comunione ha l’obiettivo di raccogliere nuovi spunti di ricerca e suggestioni circa gli spazi comunitari ecclesiali, anche alla luce del periodo del covid-19.

 Il tempo del “distanziamento sociale” reclama con forza esperienze profonde di comunione, di relazione e di speranza, oltre la solitudine e la morte. Il complesso parrocchiale, edificato attorno all’edificio chiesa, cuore pulsante del fabbricato, su cui molto si è riflettuto in questi ultimi anni con grande attenzione, nondimeno è opera architettonica e non mera edilizia complementare, costituendo assieme all’aula liturgica luogo di evangelizzazione e di comunione.

Al tempo del covid19 prima di individuare soluzioni architettoniche a problematiche congiunturali, quasi possano risolvere la pandemia, occorre indagare quali siano i significati di sostenibilità, resilienza, diversità, diversificazione, scarto. Prima ancora però occorrerà spostare l’attenzione e affrontare i temi della salvaguardia della natura come partecipazione alla creazione, del tempo come risorsa per l’altro, della libertà come liberazione dal peccato e dall’ingiustizia.

Architetti e progettisti che hanno realizzato o progettato complessi parrocchiali che esprimono “spazi di comunione” che hanno sviluppato una riflessione sul tema, presenteranno i loro lavori nel corso della Giornata di Studio.

SCARICA GLI ATTI DEL CONVEGNO:

 

SEGRETERIA SCIENTIFICA

PROF. ANGELOMARIA ALESSIO - 351.959.15.35 – a.alessio@alessioconsulting.it

DOMANDE E RISPOSTE DEI RELATORI

D: Il Convegno di Bose del 2021 è su invito o la partecipazione è aperta a tutti i Tecnici, tra cui gli Architetti?

R: Il Convegno di Bose è aperto a tutti, ma i posti sono limitati. Può trovare tutte le informazioni su: monasterodibose.it/ospitalita/convegni/convegni-liturgici/2020-comunita-spazi  [Dr. Angelomaria Alessio]

D: L'abside della chiesa è orientato verso Est? 

R: Si, confermo che l'abside è orientata secondo l'asse canonico verso est. [Arch. Sandro Pittini]

D: Ci potrebbe essere un legame tra disallineamento della chiesa e una direzione legata alla dedicazione della chiesa? 

R: Probabilmente si in quanto l'asse stradale e gli altri segni o tracce dell'agro centuriato non sono posizionate esattamente secondo l'orientamento astronomico per pochi gradi,  mentre la chiesa è allineata secondo l'asse canonico est - ovest. [Arch. Sandro Pittini]

D: Se la cappella feriale è staccata dalla chiesa parrocchiale, dove sta il Tabernacolo? 

R: Il tabernacolo è confermato ovviamente nella chiesa parrocchiale, mentre la custodia eucaristica  è prevista sulla facciata sud della Cappella feriale in prossimità del crocifisso quattrocentesco. [Arch. Sandro Pittini] 

D: Cosa si intende con "Galilea" come luogo nei complessi monastici?

R: "La Galilea" è una declinazione riscontrabile all'interno della struttura monastica certosina della figura del chiostro inserito nel sistema conventuale classico cistercense o cluniacense. Il chiostro fa sicuramente riferimento al peristilio della domus italica. Infatti si pensi al Palladio quando affronta il tema della riforma del Convento della Carità a Venezia applicando alla lettera la sequenza degli ambiti della domus italica descritta da Vitruvio. 

Fra gli studi più interessanti e i più noti in Italia possiamo individuare la Certosa di Pavia. Magnifico esempio. Un altro esempio molto noto è la Certosa di Galluzzo presso Firenze dove Le Corbusier ha avuto modo di intuire il felice rapporto tra ambito pubblico e privato, declinato poi in molti dei suoi progetti. Un altro esempio interessante è la Certosa di Venezia un complesso non più esistente collocato a ridosso della bocca di porto del Lido.

Credo che la differenza più importante rispetto agli esempi "classici" del "chiostro" sia che la Galilea abbia dimensioni maggiori dovendo relazionarsi ad un nutrito numero di unità abitative poste perimetralmente. [Arch. Sandro Pittini] 

D: Molto interessante l'esempio delle chiese nei condomini. Sarebbe possibile immaginare una chiesa "diffusa" che, oltre che celebrare nei luoghi deputati al culto, si rechi presso Comunità residenziali a "casa" dei fedeli?

R: Tradizionalmente la vicinanza alle case è sempre stata realizzata attraverso la costruzione di edifici di culto anche di ridotte dimensioni. La necessità è quella di avere luoghi non promiscui e rispettosi dei riti. [Don Valerio Pennasso]

D: C'è un elemento che leghi il suo progetto con la presenza della Morte come presenza contestuale della Vita e non come finale della vita? 

R: La dimensione del vivere l’esperienza della morte e della resurrezione come la rinascita a vita nuova è sempre presente sia attraverso il Fonte battesimale che del crocifisso. La morte e la sofferenza sono sempre presenti nel progetto iconografico delle chiese.  [Don Valerio Pennasso]

D: La CEI ha in programma di bandire nuovi concorsi? Quali sono le modalità per essere messe al corrente di nuovi bandi di concorso?

R: Per quanto riguarda i nuovi bandi sono comunicati attraverso il sito dell’Ufficio Nazionale BCE e in particolare nella sezione “concorsi” bce.chiesacattolica.it/category/concorsi-bce/ [Don Valerio Pennasso]

D: Come mai le aree aperte connesse alle parrocchie sono escluse dal finanziamento CEI per la costruzione di nuove chiese mentre vediamo, anche dagli esempi proposti, come siano fondamentali per la vita stessa e la crescita della comunità?

R: Le aree esterne e anche molte altre attività proprie della pastorale non sono marginali alle attività delle parrocchie, tuttavia le risorse economiche (derivanti dai fondi 8xmille della CEI) sono limitate e per questo motivo vengono escluse dal finanziamento. [Don Valerio Pennasso]